Noi esseri umani siamo nostalgici di natura.
Viviamo in bilico tra il presente e il passato, a ognuno di noi sarà capitato addirittura di provare nostalgia per epoche mai vissute, eterni sostenitori del “si stava meglio quando si stava peggio”.
Ecco perché quando si finisce a parlare di metodi di un tempo, film di un tempo e mode di un tempo alla fine non facciamo altro che dipingerle tutte come epoche migliori rispetto a quella in cui viviamo.
In questo articolo faremo un viaggio temporale su ciò che è stato il Marketing tradizionale con i mezzi del tempo: TV, volantini, cartellonistica… e sull’efficacia che aveva sul pubblico. In contrapposizione vi parlerò del Marketing nell’era del Digitale e di come il mondo stia cambiando nei tempi e nei modi di comunicare.
Marketing: origine e definizione
Il Marketing ha origine intorno al 1910 negli Stati Uniti. Nel 1934, con la nascita della National Association of Marketing Teachers, la disciplina Marketing si stacca ufficialmente dalla pubblicità e diventa un campo di studio a sé. Negli anni ’60 inizia ad allargare i propri orizzonti e diventa sempre più uno studio del rapporto tra produttore e consumatore mediato dal prodotto. Oggi è impossibile parlare di Marketing separandolo dal concetto di pubblicità, di distribuzione, di vendita, di analisi e ricerca di mercato.
Sul dibattito per la definizione puntuale del concetto di Marketing potremmo scrivere un intero articolo, Kotler, considerato il guru di Marketing e Management, lo definisce come:“l’individuazione e il soddisfacimento dei bisogni umani e sociali”.
Marketing Tradizionale
Quello che oggi chiamiamo Marketing Tradizionale non è altro che l’insieme di strategie di vendita attuate in passato con a disposizione i mezzi del tempo: tv, radio, cartellonistica, volantini…
Sarà capitato a tutti di trovare la pubblicità mentre si fa zapping o tra il primo e il secondo tempo di un film. Il problema è che uno spot pubblicitario in prima serata aveva, ed ha tutt’ora, dei costi esorbitanti. Non solo nell’acquisto dello spazio ma anche nella realizzazione dello spot in sé.
Se siete una piccola azienda e la TV generalista non è alla vostra portata potreste rivolgervi a quella locale ma effettivamente chi la guarda la TV locale? Negli ultimi canali in genere incappiamo solo per sbaglio e quando lo facciamo rimaniamo comunque inorriditi.
Pensiamo al volantino. È necessario assoldare un grafico, che nella maggior parte dei casi non studia il testo da copywriter e una volta distribuito cade nel dimenticatoio. Sarà capitato a tutti di buttarlo senza nemmeno leggerlo o, peggio ancora, di rispondere con un secco “No Grazie” quando qualcuno in piazza o al centro commerciale ha provato a darcene uno.
E soprattutto, il re dei dubbi: ma secondo voi quante persone si segnano effettivamente il numero di quella clinica dentale che ha deciso di fare una campagna sui bus della città?
E per non farci mancare nulla non dimentichiamo l’importante fetta di spot radiofonici, di brochure, dépliant e inserzioni sul giornale.
La misurazione dei dati nel Marketing Tradizionale
Il vero problema del Marketing tradizionale è la misurabilità dei dati, infatti se per la TV era possibile utilizzare i dati Auditel e i quotidiani fanno un calcolo basandosi sulla ipotesi di tiratura moltiplicato per le persone che statisticamente leggono il giornale per volantini e cartellonistica è davvero difficile quante persone hanno effettivamente visto la pubblicità o se sono state catturate a essa.
Il Marketing Digitale
Il marketing digitale utilizza invece strumenti online come siti web, social network, e-commerce, i banner pubblicitari, le inserzioni pay per click nei motori di ricerca, blog post, podcast, video, ebooks, whitepaper, webinar, tutorial e… chi più ne ha più ne metta!
Negli ultimi 20 anni c’è stato un cambiamento radicale nel modo di instaurare una relazione tra azienda e consumatore. La digital transformation ha contribuito a uno stile di comunicazione sempre più interattivo e immediato che predilige il rapporto one to one.
Il cliente del Marketing tradizionale è quasi infastidito della pubblicità, oggi l’utente si aspetta un contenuto sempre più personalizzato che sia fruibile nei luoghi e nei tempi che lui stesso stabilisce. L’intento di chi fa Marketing deve essere non quello di raggiungere il cliente con contenuti orientati alla vendita ma che siano in grado di sorprenderlo e intrattenerlo. Il Digital Marketing ti dà la possibilità di accedere ad un ampio pubblico e misurare attraverso appositi tool i dati della tua campagna individuando con precisione con quanti utenti hai interagito. Se vuoi essere sicuro che la tua azienda investa correttamente il proprio denaro devi misurare i dati. Inoltre, elemento fondamentale del digital marketing è la possibilità di identificare il tuo target in maniera mirata e puntuale (es.attraverso la costruzione delle buyer personas) e migliorarti attraverso i commenti e i feedback dei tuoi clienti.
Tutto ciò tenendo presente che risparmi in fattore di tempo e di denaro rispetto al Marketing di un tempo.
Conclusioni
A questo punto potrei chiudere chiedendovi se siete dalla parte del Marketing tradizionale o da quello digitale. La verità è che da questo scontro non si esce né vincitori, né vinti. Da un lato abbiamo un modello vincente nei tempi che furono, l’altro nei tempi che verranno.
Spesso il vero successo è dato dal mix dei due modi di fare Marketing, l’importante è che siano chiari gli obiettivi da raggiungere, la situazione di mercato e il target a cui ci si rivolge.
Laureata in Comunicazione e Culture dei Media all’Università di Torino. Maratoneta di serie tv, affezionata al cinema, nel tempo libero mi dedico alla cucina e ai viaggi. Classicista nell’animo, Digital nel quotidiano. Sono fortemente appassionata di Storytelling e attraverso esso racconto le imprese sul Web.
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