Essere commerciante nell’era dei social: intervista a Paolo Ambrosetti

da | Lug 9, 2020 | Interviste | 1 commento

I social network sono strumenti di fondamentale importanza per raccontare la propria attività, promuovere i propri prodotti ma soprattutto mantenere una comunicazione continua con i propri clienti.

Oggi abbiamo chiesto a Paolo Ambrosetti, titolare di Valigeria Ambrosetti, cosa significa essere un Commerciante Social e come ha fatto a costruire una Community fedele e attiva.

La lettura ti richiederà almeno 5 minuti ma ti assicuriamo che ne vale davvero la pena!

D: Cosa significa essere commercianti nell’era dei Social Media?

R: Ah beh, lo chiedi ad uno che nella bio del suo account LinkedIn ha scritto come professione Commerciante® con il simbolo R di “registrato”!

Oggi fare il commerciante non è affatto semplice: ci vogliono conoscenze superiori alla media. Avere un negozio vuol dire non solo saper vendere, ma essere esperto di Visual Merchandising, stoccaggio merce, tecniche di vendita, Storytelling, ma anche contabile, segretario, Pubblic Relation, amministratore: scusa, quanti mestieri ti ho elencato? Ecco il commerciante è tutto questo, e tanto altro!

Non solo, ora deve, ripeto deve, essere anche un buon Social Media Manager, ovvero avere grande padronanza dei social media e del loro potenziale, sia per vendere che per raggiungere i clienti o potenziali follower.

Il cliente non si reca più in negozio “a fare un giro”, ma viene per una esperienza di vendita diversa, che inizia consultando le pagine social, guardando se sei autorevole, simpatico, dinamico, per poi “premiarti” con la sua presenza online e offline in bottega. Quindi il commerciante deve tirar fuori tutti i suoi talenti e mostrarli con l’omnicanalità! Ma non è certo facile e non tutti sono predisposti a comunicare sui social dove il diktat è “metterci la faccia”!

D: Quanto sono importanti i Social per la propria attività locale?

R: Beh, secondo me tanto! Ma attenzione! Non dico che tutti i commercianti devono avere dei canali social. Conosco colleghi che non hanno neanche la pagina Facebook e fatturano il triplo di Valigeria Ambrosetti! I clienti sono turisti e persone perfettamente in target con queste attività che mal si sposano con i social, perché non servono.

Quindi ciascuno deve innanzitutto analizzare i propri clienti e capire a chi vuole rivolgersi o vendere un prodotto, poi pensare quale canale utilizzare.

Potrebbe bastare anche un sito fatto bene! Ecco, il sito è fondamentale, deve essere un grande contenitore in cui inserire e “ancorare” le pagine Facebook, Instagram ecc. Inoltre vale il detto “a ciascuno il proprio social”! Chi dice che ogni negozio deve avere un canale YouTube, una fanpage Facebook, account Instagram, Pinterest, Tik Tok ecc.????

Ritorno al discorso di prima: una volta individuato il cliente si individua anche il social network giusto! Ad esempio se vendessi articoli giovani e per teenagers aprirei subito un canale Tik Tok. Però è sempre buona cosa fare tanta, tanta, tanta formazione: imparare un nuovo canale, condividere contenuti, capire il suo algoritmo e i tecnicismi non è come scrocchiare le dita d’una mano.

D: Come hai fatto a costruire una Community così presente? Nonostante ti seguano donne e uomini di età diverse.

R: Valigeria Ambrosetti è su Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest, Youtube e TikTok. In realtà quelli che danno “maggiori soddisfazioni” in termini di vendita sono Facebook, Instagram e Youtube. 

Pinterest e Twitter sono meno performanti per la mia attività, ma hanno la loro nicchia di follower e clienti.

Tik Tok è appena nato! Il segreto per avere successo su tutti questi social media è il modo di comunicare: difficilmente troverai lo stesso post o lo stesso prodotto condiviso su tutti i canali. Mi sveglio alle 6, preparo il piano redazionale e creo almeno un contenuto al giorno per tutti i social. Beh, ovviamente non è facile, ci vogliono costanza, tempo e fantasia.

Parto dal presupposto che qualcuno ha bisogno di risolvere un problema e io cerco di dare la soluzione.

I post più seguiti sono infatti quelli dove spiego come riconoscere l’originalità di una borsa, la sua manutenzione, cosa fare per pulirla, oppure come impostare la combinazione di un trolley ecc. Questo crea Brand Identity e rende Valigeria Ambrosetti autorevole online, ecco perché ci seguono in tanti con costanza e fiducia.

Anzi ci difendono anche: ricordo un commento poco simpatico di una cliente che ci aveva scambiato per un negozio di Roma (noi siamo a Varese), nel quale aveva appena acquistato una borsa e ci insultava perché si era rotta subito. Non ho fatto in tempo a rispondere dicendo che erroneamente aveva contattato il negozio sbagliato! Le nostre followers erano già intervenute scrivendo commenti pro-Valigeria Ambrosetti parlando della nostra serietà e competenza.

D: Come hai coinvolto lo Staff nella tua strategia Social?

R: Il mio staff è fantastico ed è composto da Michela (mia moglie) e Federica. Siamo in tre, ma siamo stati anche in 4, 6, 7!! Il numero è sceso nel tempo sia per la diminuzione fisiologica del lavoro negli ultimi anni, ma soprattutto per la mancanza di strategie social e voglia di mettersi in gioco!

Nei miei collaboratori cerco condivisione d’intenti e di progetti, se vuoi fare la semplice commessa, quella che pulisce i banchi e serve il cliente in negozio, non lavorerai mai in Valigeria Ambrosetti. Bisogna metterci la faccia, avere idee, proposte: ne parliamo insieme e condividiamo online.

Quindi è stato difficile, molto difficile, ma nel tempo ho licenziato chi non aveva questa visione per arrivare al numero perfetto, 3.

Federica è stata assunta 4 anni fa proprio così, dopo un colloquio in cui le ho spiegato cosa cerco in una collaboratrice, e lei era perfetta! 

Michela, invece, è entrata in azienda da pochi anni, ma è perfettamente allineata alla mia visione, anzi è un vulcano di idee. Insieme creiamo contenuti e ci trovate tutti online, ognuno con le sue potenzialità e talenti.

D: Argomento Tik Tok: è da un paio di mesi che hai aperto il tuo profilo su questo nuovo Social. Quali sono le tue prime impressioni? Pensi possa essere utile per le attività commerciali?

R: Lo ricordo bene: era il periodo del lockdown e seguivo tantissimi webinar online di formazione social. Ho avuto modo di seguirne uno molto tecnico su TikTok: ho imparato in poco tempo come funziona l’algoritmo e tutti i tecnicismi della piattaforma.

Ma mi sarebbe servito? Insomma, in negozio vendo borse da donna e tutti dicono che TikTok sia un social per ragazzini. Invece no! Ho scoperto un mondo nuovo! Ho impostato il canale Tik Tok della Valigeria Ambrosetti secondo la nostra visione, cioè comunicando in modo empatico, senza essere volgari o infantili.

I brevi video che facciamo sono tutorial di borse oppure simpatiche sit-com all’interno del negozio. Piacciono, piacciono molto, tant’è che in due mesi abbiamo raggiunto 11k di follower e 200k di like, cifre da influencer.

E la conversione? Difficile, anche perché nella chat interna di Tik Tok non si possono inviare link a meno che non si segua il follower, ma in negozio ho ricevuto due clienti che hanno acquistato un prodotto dopo aver visto un nostro TikTok e l’hanno esternato al momento del pagamento.

Questo social è dinamico e ha un grande potenziale: se si vendono prodotti giovani e alla moda può essere sicuramente un canale di comunicazione interessante!

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Essere commerciante nell'era dei social: intervista a Paolo Ambrosetti
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Essere commerciante nell'era dei social: intervista a Paolo Ambrosetti
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Definirlo commerciante sarebbe riduttivo. L’ospite che abbiamo avuto il piacere di intervistare è anche Storyteller, creativo e Social Media Manager.
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1 commento

  1. Francesco Mascaro

    Grandi

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